Data: 12/06/2015
Il 24 maggio scorso, alle ore 20,00, presso il “Palavetro” di Pietrelcina, in occasione del 128° anniversario della nascita di San Pio, è stato presentato il libro di fr. Luigi M. Lavecchia OFM Cap, dal titolo: L’uomo Francesco Forgione – Padre Pio da Pietrelcina – attraverso i Componimenti scolastici e l’Epistolario. Sono intervenuti al tavolo della presidenza il Sindaco di Pietrelcina, Domenico Masone, e fr. Nazario Vasciarelli, Guardiano del Convento di Isernia. Moderatore della serata è stato fr. Enzo Gaudio, Vice Parroco di Pietrelcina, che ha anche letto alcuni brani dell’Epistolario scritto da Padre Pio. Fr. Nazario Vasciarelli, analizzando a fondo le pagine del libro, nella sua relazione ha sottolineato il Padre Pio che emerge da questo lavoro: “Il padre Pio di vico Storto Valla, che cresce con i valori della sua famiglia, che sa mettersi in discussione con Dio, che avverte il fascino del mondo prima di scegliere la via dei Cappuccini, che soffre la malattia, che sente di essere amato dal parroco don Salvatore; è il figlio di contadini; è l’amico di Mercurio Scocca; il referente dei suoi compagni di studentato; è l’orante figlio della Madonna della Libera. Padre Pio presenta tutti i valori di un ragazzo buono, allevato e formato su valori essenziali come il rispetto, la gentilezza, la gratitudine, la cordialità, la fiducia… Francesco Forgione è l’uomo fedele; fedeltà a Dio, fedeltà all’uomo, fedeltà alla vita da lui scelta, fedeltà agli impegni assunti col Signore prima e con le creature dopo, fedeltà alla Chiesa. In questa logica si inserisce l’impegno di schierarsi dalla parte degli ultimi, dei poveri, dei bisognosi, degli ammalati, dei peccatori. Quando il giovane padre Pio chiede a padre Benedetto il permesso di importunare il Signore per “portare la Croce” si impegna con Dio e con gli uomini”. Fr. Luigi M. Lavecchia ha svelato invece il segreto di un Santo. “Il Santo ha un segreto che è la quotidianità. Padre Pio è un uomo che piange, che sorride, che perde la pazienza, che sa giocare, che sa prendere in giro, che sa dare istruzioni di galateo, che sa chiedere raccomandazioni in tempo di guerra, insomma un uomo come ciascuno di noi per dire che la storia di tutti i giorni è il luogo della santità”.