Data: 02/05/2024
Per commemorare il XXV anniversario della beatificazione del venerato Confratello, dichiarata il 2 maggio 1999, alle ore 18:00 nella Chiesa Inferiore "San Pio da Pietrelcina", in San Giovanni Rotondo, si è celebrata una solenne Concelebrazione Eucaristica presieduta da Sua Em.za Cardinale Marcello Semeraro, Arcivescovo-Vescovo emerito di Albano, Prefetto del Dicastero delle Cause dei Santi. Erano presenti anche l’Arcivescovo di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo, Mons. Franco Moscone, l'Arcivescovo emerito di Lecce, Mons. Domenico D’Ambrosio, il Sindaco della città e le autorità civili e, naturalmente, il Ministro provinciale, fr. Francesco Dileo, il Rettore del Santuario, fr. Aldo Broccato, il Guardiano del convento, fr. Rinaldo Totaro, la fraternità di San Giovanni Rotondo, il Segretario generale dei Gruppi di Pregheira di Padre Pio, fr. Luciano Lotti, e gli altri frati della Curia provinciale. Numerosa è stata la partecipazione dei fedeli. All’inizio della liturgia, fr. Francesco Dileo, durante i saluti e i ringraziamenti rivolti a Sua Em.za, ha brevemente fatto cenno a tutti coloro che hanno dato il loro contributo, con riferimento particolare a padre Gerardo Di Flumeri, per il buon esito del lungo processo che culminò, poi, con la canonizzazione di Padre Pio nel 2002. Molto profonda è stata l’omelia del Card. Semeraro, di cui si riportano le frasi conclusive: «Ecco, carissimi, i tre pensieri che in questa occasione intendo consegnarvi. Il primo è questo: la santità è lasciarsi trasformare da Cristo in modo da somigliargli il più possibile. L’altro messaggio è l’invito a trasformare sempre il nostro essere cristiani in opere di carità. L’ultimo, poi, è quello di essere, come Padre Pio, messaggeri di speranza, soprattutto attraverso l’esercizio del perdono. Nell’esortazione Gaudete et exsultate sulla chiamata alla santità papa Francesco scrive che «la misericordia ha due aspetti: è dare, aiutare, servire gli altri e anche perdonare… Dare e perdonare è tentare di riprodurre nella nostra vita un piccolo riflesso della perfezione di Dio, che dona e perdona in modo sovrabbondante» (nn. 80-81). È l’esempio che ci ha lasciato Padre Pio» [https://www.causesanti.va/it/dicastero-delle-cause-dei-santi/prefetto-dicastero-cause-santi/omelie-del-prefetto/omelia-per-il-xxv-di-beatificazione-di-san-pio-da-pietrelcina.html]. La concelebrazione si è conclusa con i saluti di Mons. Moscone che ha ringraziato Sua Em.za per la presenza e per le parole condivise nella riflessione omiletica.