San Giovanni Rotondo: Chiusura diocesana inchiesta sul servo di Dio fr. Daniele Natale

https://www.cappuccinifoggia.it//archives/post/thumb_aeb0e026dd419a04fa4f3cbfca5ca86b.jpg Numerosi fedeli e devoti presenti nel Santuario di S. Maria delle Grazie di San Giovanni Rotondo alle ore 16,00 per la conclusione della fase diocesana della Causa di beatificazione di fr. Daniele Natale. Alla fine di una solenne Concelebrazione Eucaristica presieduta dall'arcivescovo di Manf...
Autore: fr. Matteo Lecce

Data: 05/11/2016

Numerosi fedeli e devoti presenti nel Santuario di S. Maria delle Grazie di San Giovanni Rotondo alle ore 16,00 per la conclusione della fase diocesana della Causa di beatificazione di fr. Daniele Natale. Alla fine di una solenne Concelebrazione Eucaristica presieduta dall'arcivescovo di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo, Mons. Michele Castoro, si è svolta la sessione di chiusura dell'inchiesta diocesana sulla vita, sulle virtù eroiche e sulla fama di santità di fr. Daniele da San Giovanni Rotondo, al secolo Michele Natale, confratello e figlio spirituale di Padre Pio, morto in concetto di santità il 6 luglio 1994. Presenti alla concelebrazione, tra gli altri: il ministro provinciale fr. Francesco Daniele Colacelli, il postulatore generale dell'Ordine, fr. Carlo Calloni, ed il vicepostulatore dell'inchiesta diocesana, fr. Mariano Di Vito. È terminata, così, la prima fase della Causa di beatificazione e canonizzazione, iniziata il 7 luglio 2012 con l'insediamento ed il giuramento dei componenti del Tribunale Ecclesiastico (don Michele Nasuti, delegato episcopale; don Alessandro Rocchetti, promotore di giustizia; don Francesco Armenti, notaio; Luigi Gravina, notaio aggiunto) e dei componenti della Commissione storica, composta da tre periti in materia storica ed archivistica (fr. Cosimo M. Vicedomini, Stefano Campanella e Marianna Iafelice). Nel corso dell'inchiesta diocesana, il Tribunale Ecclesiastico ha interrogato 52 testimoni, di cui 46 indotti (cioè "indicati dal postulatore nel libello di domanda") e sei ex officio (tra cui i periti in materia storica ed archivistica), mentre la Commissione storica ha raccolto gli scritti e tutti gli altri documenti riguardanti la Causa di canonizzazione.Gli originali delle trascrizioni delle deposizioni e di tutti gli altri atti costituiscono "l'archetipo", composto da 2551 pagine. Ciascuna delle pagine dell’archetipo è stata fotocopiata e autenticata.Le copie conformi, che formano il "transunto", sono state ulteriormente fotocopiate per realizzare la "copia pubblica". Durante la sessione di chiusura, i plichi dell’archetipo, del transunto e della copia pubblica saranno sigillati, il primo per essere depositato nell'archivio diocesano, le copie per essere consegnate alla Congregazione delle Cause dei Santi, dove la documentazione sarà analizzata per le valutazioni di merito.

Condividi su: