Serracapriola

Nome del luogo: SERRACAPRIOLA

Nome del luogo in latino: Serra Capriola
 
Titolo del convento: Convento “P. Pio giovane” (titolo attuale)
 
Chiesa: “Maria SS.ma delle Grazie” 
 
Parrocchia: riconsegnata nel settembre 1999.
 
Prov. religiosa: S. Angelo e P. Pio - Foggia
 
Diocesi: San Severo
 
Circoscriz. civ.: Provincia di Foggia (Italia)
 
Anno di fondaz. cappuccina: 1536
 
Anno di consacrazione della chiesa: 13 giugno 1703 
 
Funzione del convento: fu studentato, seminario serafico, parrocchia fino al 1999, attualmente è centro regionale OFS e accoglienza famiglie e giovani.
 
Anno di soppressione (civile): 1866  
 
Riapertura: 1 ottobre 1886
 
Storia: il convento di Serracapriola venne fondato nel 1536 da p. Paolo da Sestino su disegno degli stessi frati ed a spese di Andronica Del Balzo, principessa di Molfetta e padrona di Serracapriola. Venne edificato secondo la forma della povertà richiesta dalla Regola, ma successivamente ampliato per le esigenze cui era destinato. Fu per molti anni uno dei noviziati della provincia. La sua posizione tra colline e mare, circondato da tanto silenzio e ben distante dall’abitato, lo rese sempre caro ai religiosi. Fu più volte sede di studentato e di seminario serafico. Tra i chierici cappuccini che hanno seguito in detto luogo il corso di teologia vi è il p. Pio da Pietrelcina (1907-1908)4. La Chiesa, intitolata alla Madonna delle Grazie, è stata consacrata dal vescovo, mons. Michele Pitirro, il 13 giugno 1703. Vi sono stati celebrati ben dieci capitoli provinciali. L’11 agosto 1808, in vista di una probabile soppressione del convento, fu fatto l’inventario di tutto ciò che vi era in convento da parte del governatore Michele Cinquepalmi, e consegnato al superiore p. Michelantonio da S. Giovanni Rotondo. La paventata soppressione, che si sarebbe dovuta attuare nel 1811, non ebbe luogo per l’intervento dei sindaci di Serracapriola e Chieuti i quali motivarono il loro intervento col dire che i frati si prestavano ‘per il miglior bene della gioventù’. Quello che non fece il governo francese, lo fece il governo italiano. Il convento fu chiuso nel 1866. Il convento ed il relativo giardino furono messi all’asta e venduti al sig. Fuiano Giuseppe di Foggia. In seguito fu affittato al sig. Galasso Michele, orefice di Serracapriola, per la durata di tre anni ’21 dicembre 1884 – 22 dicembre 1887’ ed in subaffitto a Donato Pontonio (p. Donato da S. Marco in Lamis) per due anni (28.3.1885-25.12.1887). Il 1 ottobre 1886 fu stipulato il contratto di compera tra Fuiano ed i Cappuccini: Luigi Vocale (p. Mariano da S. Nicandro G.), Michelangelo Monforte (p. Francesco Maria da Gambatesa), Antonio Frascone (p. Giangiuseppe da Fragneto L’Abate), Giovanni Solimena (p. Geremia da Anzano di Puglia) e Giuseppe Marino (p. Francesco Maria da Savignano). La Chiesa fu ceduta dal governo al vescovo di Larino pro tempore (allora mons. Bernardino Di Milia, Cappuccino) il quale cedette l’uso della chiesa con regolare contratto di cessione ai frati Cappuccini nella persona del p. Pio da Fragneto L’Abate in qualità di commissario generale dei Cappuccini della provincia di S. Angelo in data 30 settembre 1901. Il 6 dicembre 2015 il convento è stato affidato alle suore della Congregazione della Sacra Famiglia. Durante l'estate del 2018 le suore hanno lasciato il convento e il nuovo governo ha subito iniziato una collaborazione fraterna con la Provincia di Cracovia che ha inviato due frati fr. Andrzej Włodarczyk e fr. Marek Haśko, ai quali poi si sono aggiunti un frate della Provincia e un altro frate polacco fr. Jerzy Uram. Dal 4 ottobre 2022 il convento non è più abitato dai frati in attesa di un futuro progetto.
 
Arte: sull’Altare Maggiore troviamo il dipinto della Madonna delle Grazie, olio su tavola, cm 91x80, datato 1534, del pittore Francesco Tolentino. Sul lato sinistro della chiesa, Cristo Redentore, statua di 170 cm in un complesso ligneo lavorato (260x240), attribuito ad un intagliatore salentino che si ispira ai modi della scuola napoletana del seicento maturo, dato che vi sono anche sei nicchie con i busti di santi con relative reliquie, ora scomparse. Sempre sullo stesso lato, v’è il Cristo portacroce, olio su tela, cm 92x68, opera di un autore salentino del 1600; sulla porta del refettorio, nella lunetta interna, è appesa l’Adorazione del Bambino, olio su tela, cm 75x100, di fine ‘600. In convento vi sono altri dipinti ad olio su tela (cm 70x100) risalenti alla fine del ‘600, S. Antonio di Padova e S. Vincenzo Ferreri. Così pure troviamo in refettorio un Crocifisso di cartapesta misto a scagliola di buona arte del ‘700 napoletano. Nel 1942-43, il prof. Amedeo Trivisonno, eseguì degli affreschi parietali sulla volta (S. Francesco d’Assisi che riceve le stimmate), ai lati della chiesa (lato destro: S. Francesco che ammansisce il lupo di Gubbio; lato sinistro: S. Antonio di Padova che predica ai pesci) e sul presbiterio (lato destro: l’Annunciazione; lato sinistro: episodio del turco infedele).
 
Fonti e bibliografia: Boverius Zaccaria a Saluzzo, Annalium seu Sacrarum Historiarum Minorum S. Francisci qui Cappuccini nuncupantur, Tom I, An. 1525 – 1580, Lugduni 1632,; Di Iorio (Padre) Eduardo, I Cappuccini della religiosa provincia di Foggia o di S. Angelo in Puglia (1530-1986), Tomo I-II, Campobasso 1986; domenico (P.) da macchia valfortore (Giovanni Cirelli), Opere d'Arte nei Conventi Cappuccini del Gargano, Roma 1968; Gabriele da Cerignola, Memoria della fondazione di questa nostra provincia dei cappuccini di s. Angelo e dei suoi luoghi con catalogo di tutti i Vicari e ministri Provinciali che l’hanno governata 1529-1667, manoscritto, Archivio Provinciale Capp. Foggia; Girolamo (Padre) da Napoli, Cronichetta de' Frati Minori Cappuccini della Provincia di S. Angelo di Puglia,Lucera di Puglia 1615; Ilario (P.) da Teano, Il Convento e la Chiesa di S. Maria delle Grazie in Serracapriola,Campobasso 1946; Intendenza Di Finanza, Uff. Reg. Torremaggiore, n. 1179 oggetto: Chiesa Capp. di Serracapriola, lettera a mons. Di Milla del 15.2.1901 G.54.5, Arch. Gen. Capp. Roma; Triggiani Leonardo, I Conventi dei Cappuccini di Foggia, storia e cronaca, ed. Voce di Padre Pio, S. Giovanni R. (FG) 1979.
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