Matteo da S. Giovanni Rotondo

MATTEO DA S. GIOVANNI ROTONDO (1910-1978)

 
Nome civile: Antonio
 
Cognome: Grifa
 
Nome religioso: Matteo
 
Nome con cui è più conosciuto: MATTEO DA S. GIOVANNI ROTONDO
 
Luogo di nascita e data: S. Giovanni Rotondo, 17 agosto 1910
 
Diocesi di nascita: Manfredonia
 
Circoscrizione civile: Puglia
 
Nazione: Italia
 
Provincia religiosa: provincia di S. Angelo
 
Ingresso nell’Ordine: Morcone, 4 ottobre 1925
 
Professione temporanea: Morcone, 6 ottobre 1926
 
Professione perpetua: S. Elia a Pianisi (?), 8 settembre 1931
 
Ordinazione sacerdotale: Campobasso,17 giugno 1934
 
Morte: S. Giovanni Rotondo, 16 luglio 1978
 
Studi di specializzazione:
 
Incarichi nell’Ordine: guardiano (Montefusco, 1956-1959), maestro dei novizi, definitore (1956-1959).
 
Attività svolte: Durante e dopo il secondo conflitto mondiale, fu stimatissimo professore straordinario di Lettere Classiche nel liceo “Matteo Tondi” di S. Severo. Trascorsi due anni (1953-1954) in qualità di insegnante nella 4ª e 5ª ginnasiale del seminario serafico esistente nella stessa città, nell’agosto del 1955 venne trasferito nel Liceo interno di Montefusco (AV), perché ne fosse il direttore dei giovani, uno degli insegnanti e, nel triennio (1956-1959) anche il superiore della casa. Da Montefusco passò nel noviziato di Morcone, nel quale rimase, come maestro dei novizi e superiore del convento fino all’estate del 1962. Dopo quest’anno e fino alla sua morte, per motivi di salute, diede soltanto qualche lezione nei corsi tenuti nel convento di Foggia (Immacolata) e non accettò che qualche conferenza, nonostante le tante richieste a motivo della sua competenza e della profondità del suo pensiero.  
 
Osservazioni particolari: Per la sua intelligenza acuta, per la sua coerenza e serietà di comportamento, per la pazienza impegnata nell’ascolto ebbe grande ascendenza in quanti lo conobbero e stimarono. Molto di quello che scrisse, a meno che non si tratti di lettere da lui inviate a discepoli ed amici, in parte andò smarrito, in gran parte venne da lui bruciato o cestinato. Il poco, che ci è stato conservato, – in realtà è già tanto – basta da solo per ammirarne le alte qualità e lamentare la perdita. 
 
Pubblicazioni: Matteo Grifa, Padre! Colloqui intimi d’autunno, Ed. Centro Culturale Francescano Immacolata, Foggia 1971; A Padre Pio, discorso commemorativo nel trigesimo della morte, Pietrelcina 1968, pp. 44. Dattiloscritto; Paura di morire (versi), in L’obiettivo su Padre Pio, a cura di Elia Stellato, Casa Editrice Eurographik, Trento 1969, 261-261; Signore, fa’ che non diventi una macchina, in Vita francescana. Rivista nazionale TOF, anno XXVI, marzo 1974, n. 3, pag.11; Oltre Te, Signore, ivi, aprile 1974, n. 4, retro copertina; Ogni cosa è bellezza, Signore!, ivi, maggio 1974, n. 5, retro copertina.
 
Scritti inediti: In APCF (= Archivio provinciale dei Cappuccini-Foggia): n. 6 quaderni per complessive 795 pagine. Gli argomenti possono essere così suddivisi: La conoscenza. Il senso. Il pensiero. Il giudizio. Il metodo (1° quaderno). Principi matematici. Possibilità-impossibilità, necessità-contingenza. Principio di non contraddizione. Astrazione. Sensazione-percezione-coscienza (2° quaderno) Processo conoscitivo. L’io come sintesi (3° e 4° quaderno). L’io e la macchina psichica. Unità e molteplicità. Autocoscienza. Percezione e Sensazione (5° quaderno). Sviluppo e limiti del conoscere. Astrazione-possibilità-libertà (6° quaderno incompleto); n. 16 fogli in quinterni di 20 pagine per un totale di 320 pagine. Dattiloscritto: Arte religiosa: considerazioni, a mo’ di preghiera a Dio, sull’arte come creazione e manifestazione, riflessioni sull’esistenza, sul tempo, sull’amore, sull’amicizia; n. 2 quaderni di 100 pagine cad. per un totale di 200 pagine: Lettera ad un giovane sulla Madonna. Colloquio aperto, che sfocia anche nei problemi della filosofia, allora di grande attualità; n. 4 quaderni per 417 pagine complessive: Colloquio con Dio in evasione al suo stato di dubbi interiori. Il tempo. Il Moto. La Relatività. L’autore, in successione, si ferma sulla fisica e la metafisica. I corpi: materia e forma, atto e potenza, il continuo e l’estensione. Riflessioni su vantaggi e svantaggi delle nostre astrazioni. La Provvidenza di Dio. La possibilità di altri mondi. Il mondo migliore. Positivismo e Realismo; n. 60 pagine in fotocopia: Disorientamento di un profano, che osa penetrare nell’inviolabile regno dei Matematici; Fogli e pagine sparse dagli argomenti vari.
 
Fonti: In archivio convento di Morcone (=ACM): Registro delle vestizioni (3 dicembre 1893 - 3 ottobre 1928), Registro delle professioni (1894-1910); in archivio provinciale dei Cappuccini-Foggia (= APCF):  Cartelle e Stato personale (vol. I), Libro delle  Determinazioni provinciali (1840-1961); Bollettino Ufficiale della provincia di S. Angelo, anno 3, gennaio-dicembre 1978, 39-41.
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