Rosario da Cerignola

Incarichi nell’Ordine: precettore, direttore studi filosofici, lettore, bibliotecario, insegnante di latino, greco e Storia della Chiesa, vicario, 1°definitore provinciale, vicario provinciale, ministro provinciale, storico della Provincia, scrittore, traduttore ufficiale lingua latina (Roma Curia Generale), confessore.

Osservazioni particolari: nelle case di formazione di Sant’Elia a Pianisi e Montefusco ha trascorso i primi anni del suo ministero, come direttore dello studio filosofico e insegnante, attività che ha ripreso, successivamente, a Cerignola, presso l’Opera San Francesco, e poi a Campobasso nel nostro Postnoviziato. Nel capoluogo molisano, tra i nostri postnovizi, ha trascorso gli ultimi vent’anni. La sua fedeltà alla vita fraterna, alla vita di preghiera, al ministero presbiterale, le sue preoccupazioni per l’andamento della formazione dei giovani, il suo contributo fattivo all’opera dei formatori, non sono venuti mai meno, anche negli ultimi mesi, quando la situazione fisica è andata progressivamente peggiorando. La sua sensibilità, arricchita di un grande senso paterno, emergeva soprattutto in un altro ambito: quello del sacramento della Riconciliazione. La sua premura e il suo impegno, inoltre, hanno visto come destinataria privilegiata la nostra Provincia religiosa. Era sempre interessato e si sentiva coinvolto nelle vicende che riguardano la nostra realtà provinciale. La sua preparazione e la sua indole lo hanno reso sempre attento alla memoria degli avvenimenti, che ha saputo tradurre in opere e in attenzione per il nostro patrimonio storico. Il coinvolgimento nella storia e nella vita della Provincia era ben radicato in lui per il ruolo che, insieme ai suoi numerosi compagni di cammino, ha avuto nella nostra Fraternità. Egli stesso, giovanissimo, ha servito i fratelli come ministro provinciale. In un momento storico difficile, investito della fiducia della Curia Generale, ha avuto la forza di «riedificare rovine e di ricostruire fondamenta», dando un nuovo corso alla vita della Provincia e portandola a camminare e a crescere con le sue forze.

Fonti: in archivio convento di Morcone (=ACM): Registro delle vestizioni (3 dicembre 1893 - 3 ottobre 1928), Registro delle professioni (1894-1910); in archivio provinciale dei Cappuccini-Foggia (= APCF): Cartelle e Stato personale (vol. I), Libro delle Determinazioni provinciali (1840-1961); Bollettino ufficiale della provincia di S. Angelo e P. Pio, 2005, n. 54. 363-372 .

Scritti: Notamenti di vita e gesti dei Cappuccini della Provincia di Sant’Angelo (1913-1949), Foggia 1987; Cronichetta dei Frati Minori Cappuccini della Provincia di Sant’Angelo di Puglia (1530-1615), Foggia 1990; La Provincia di Sant’Angelo nelle due Soppressioni, Foggia 1997; P. Pio da Fragneto L’Abate, Foggia 2002; P. Pietro da Ischitella, Foggia 2003; Le Fraternità cappuccine di Riccia – Sant’Elia A Pianisi – Morcone e Larino, Foggia 2005; Quasi raccordando…pagine sparse dei Cappuccini di S. Angelo e Padre Pio (1567-1918), Foggia 2007; Necrologia della Provincia religiosa di Sant'Angelo e Padre Pio (1530-2014), III edizione riveduta e corretta, Foggia 2014.

 

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